venerdì 19 gennaio 2018

Filippo Marino, “Michele Provicoli, il pittore della neve”. La recensione di Vittorio Sgarbi.


“Michele Provicoli, il pittore della neve”
Video di Filippo Marino, 2017.


Michele Provicoli, color by F.Marino



Così scrive Vittorio Sgarbi di Michele Provicoli (Vasto, 30 marzo 1913 - Vasto, 24 aprile 2004):


Pittore della neve, l'artista che ha immortalato la sua "Vasto antica" nelle sue numerose opere tutte tratteggiate con angoli inediti, nascosti, ma colti e rappresentati sotto una coltre di neve, quasi a voler esternare nelle sue tele la mitezza del suo intimo nascosto, ma presente nel vissuto.


Michele Provicoli, “Piazza Verdi sotto la neve”,
1989, inchiostro di china su carta, collezione privata.

La caratteristica estetica di Michele Provicoli sta nella efficacia espressiva della figurazione d'ambiente, sottolineata da un marcato realismo illustrativo, accentuato da un verismo reale, con ricorso ad accorgimenti, come il "chiaroscuro", lo scorcio prospettico rimarcato da una dimensione volumetrica che è propria del mondo esterno colto saggiamente dall'occhio dell'artista, attento e appassionato. Ma è anche importante nella visione pittorica di Michele Provicoli, l'aspetto surrealistico che, però, rivela, nelle figurazioni paesaggistiche, una notevole robustezza compositiva che è arricchita ulteriormente dalla suggestione del "cielo plumbeo" e dalla assenza emblematica dell'intento cromatico, ma che, in definitiva, è ricco di impulsi artistici, sia pure caratterizzati da un metodo monocromatico volto a privilegiare una intensa e meditata ricerca di valori essenziali della percezione visiva.


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